Danny Krivit Story Da AlwaysCD.Com And sunny.it



Danny Krivit cresce nel Greenwich Village degli anni 60, circondato da un ambiente musicale in pieno fermento, il padre è il manager di Chet Baker e la madre una nota cantante jazz. Entra in contatto con artisti del calibro di Jimi Hendrix, Janis Joplin, John Lennon e Yoko Ono, mentre coltiva la grande passione per il vinile che diverrà poi la sua professione quando un amico manager lo presenta ad uno dei suoi artisti, James Brown. James inizia a passargli in anteprima i suoi dischi mix, che Danny propone regolarmente al "Ninth Circe", Club di proprietà del padre. Nel 1977 diventa il Dj principale del "Ones", secondo Club aperto dal padre, ed immediatamente si impone all’attenzione della scena underground newyorkese. I suoi Dj-Set risentono di quella che è da considerarsi un epoca fondamentale della Club Culture di New York nella metà degli anni 70. Locali come il "Gallery" di Nicky Siano, il "Galaxy 21" di Walter Gibbons (dove Francois Kevorkian suona la batteria che accompagna le selezioni di Gibbons), il "Better Days" di Tee Scott, il "Limelight" di David Rodriguez e "Le Jardin" di Bobby Dj Guttadaro. Ma uno su tutti il "Loft" la casa di David Mancuso, che da qualche tempo ha sposato l’ortodossia dell’House Party (House inteso come casa e non come "House Music", lo stile forgiato a Chicago anni dopo da Frankie Knuckles e Ron Hardy) È proprio al Loft, sede ufficiale del primo “Record Pool Only For Djs” della storia, che Danny cementa la profonda amicizia con Larry Levan e Francois Kevorkian. Contemporaneamente, suona i dischi al "Trude Hellers" e frequentemente in locali come il Danceteria, Ice Palace, Limelite, Save The Robots, Tunnel ed ovviamente il Paradise Garage. Si impone come uno dei pochi Dj bianchi che scratchano godendo delle attenzioni di Djs come Afrika Bambataa e Grand Master Flash. Riviste specializzate come Billboard e Dance Music Report ospitano le sue playlist, e i suoi Dj-Set vengono trasmessi da radio come WBLS-NY, WKTU e KissFM. Negli 80 il suo lavoro lo impegna anche in studio, dove realizza ottimi "Re-Editing" di famosi brani, con l’uso del taglia-incolla attraverso il Reel-To-Reel (registratore a bobina), tempi in cui l’editing su computer era fantascienza. In pratica, quella del Re-Editing consiste nel rileggere un brano nella sua stesura, selezionandolo e ricomponendolo utilizzando esclusivamente porzioni musicali della registrazione originale senza introdurre elementi personali. Con l’evolversi di questa particolare attività, si iniziano anche ad infrangere le “regole” ed introdurre elementi da brani diversi, la versione del classico Love Is The Message dei MFSB confezionata da Danny, venne considerata da molti DJs dell’epoca come la versione originale del brano. in realtà Danny per realizzarla utilizzò 2 brani, la stassa Love Is The Messagge e un brano della The Salsoul Orchesta dal titolo Ooh, I Love It (Love Break) i cambi da un brano all'altro sono impercettibili, anche perchè gli elementi che componevano la Salsoul Orchestra, erano in gran parte utilizzati anche per realizzare le opre di tutti gli artisti che incidevano per la "Philadelphia International Records" di Kenny Gamble e Leon Hoff. Negl’anni novanta Danny suona allo Shelter, il Sound Factory, Il Twilo, e all'appuntamento del Loft Mancusiano. Nel 1996 il Body & Soul vede la luce ed è la consacrazione. La sua reputazione cresce a livello mondiale con live set in Europa e Giappone. Danny possiede circa 50.000 dischi in vinile ed il suo nome è riportato in una settantina di produzioni dove appare come produttore, Remixer ed Editor. Tra le varie produzioni pubblicate da Danny Krivit, gli Edit By Mr.K Vol.01 e Vol.02 sono sicuramente quelli che contengono i brani della Disco Culture anni 70 e 80 più rari e ricercati, estratti direttamente dalla sua collezione di dischi.

 

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