Dalle
2 alle 4 del pomeriggio sulla radio più
ascoltata d’Italia, Radio DeeJay, andava in onda
il “DeeJay Time”, show radiofonico giornaliero
di Albertino. E’ tra il ’92 e il ’95 che lo show
esplode e diventa il bar-sport di tutta la
“house nation” nostrana. Un delirio condiviso
ogni giorno da 4 milioni e 600mila paia di
orecchie tra i 15 e i 25 anni, che lo
preferivano addirittura (c’è da non crederci) a
quel magnete attira-adolescenti che era “Non è
la Rai”. Un successo impossibile da fermare,
quasi un desert-storm quotidiano per le tenere
coscienze dei teenager italiani. La differenza
stava tutta nello stile, nel taglio: il “DeeJay
Time” era un cut-up turbocompreso di dischi,
voce di Albertino, giochino - telefonata,
stacchetti, pubblicità, vocina campionata, voce
di Albertino, personaggi surreali, cori da
stadio techno, hip hop in pillole, jingles,
stacchetti. Con gli stacchetti che riprendevano
i dischi di successo, e i dischi di successo che
si facevano pubblicità, e la pubblicità che
copiava il ritmo degli stacchetti. E’ nel 1994
che nascono gli “Amici della Cassettina”, i fans
più sfegatati, quelli che il programma oltre a
sentirlo se lo registrano e se lo risuonano più
volte al giorno, evidenziandone la naturale
vocazione al formato-compilation, o al
formato-autoradio. Da sempre uno dei punti di
forza del “DeeJay Time” è il suo elevatissimo
livello di identificazione con i propri
ascoltatori. E’ un riconoscersi profondo degli
ascoltatori con lo stile dello show, con il suo
indirizzo musicale. Un esempio, lampante, di
programma che crea una vera e propria comunità,
fino a diventare luogo di aggregazione.
Nell’appuntamento quotidiano alla radio, ma
anche nei pomeriggi/serate che Albertino e i
suoi due “tecnici del suono” superstar – Mario
Fargetta e “Molly” Molella – tengono
settimanalmente nelle discoteche di tutta
Italia. ricorda Albertino. Da lì in avanti il
“DeeJay Time” è diventato una sorta di evento a
sé stante anche rispetto alla radio, con le
dirette dall’Aquafan di Riccione, i capodanni al
Palastampa di Torino. File fuori dai posti fin
dal pomeriggio, staccionate per contenere gli
isterismi dei fans, merchandising pesante,
accendini e sing-a-long per i jingles del
programma. Come e più di un concerto di pop
italiano. Il “DeeJay Time” on tour è stato un
bellissimo momento di astrazione:
dieci/quindicimila persone riunite per vedere un
programma radiofonico che oggi diventa una
imperdibile compilation!!! ECCO COSA RACCOGLIE
QUESTO DOPPIO CD!!!
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